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E’ morto l’ultimo ragazzo di via Panisperna

di Salvatore Amico

 

Franco Rasetti , l’ultimo dei ragazzi di via Panisperna , si è spento all’età di 101 anni a Maremme dove viveva assieme alla moglie Madeleine . Nato il 10 agosto 1901 a Pozzuolo Umbro , Franco Rasetti è stato non solo il componente più brillante sotto il profilo sperimentale dei ragazzi di via Panisperna ma anche il fisico dotato di una forte sensibilità che lo spingeva ad interrogarsi problematicamente sulle motivazioni etiche che doveva possedere uno scienziato .

Conobbe e fece amicizia con Fermi alla Normale di Pisa dove si laureò all’età di 21 anni . Nel 1930 ottenne la cattedra di spettroscopia presso l’università di Roma ; questo gli consentì di collaborare con Fermi nella produzione della radioattività artificiale ottenuta grazie al bombardamento dei neutroni , successivamente migliorata , in seguito alla sensazionale scoperta delle singolari proprietà dei neutroni lenti . Nella famosa scuola di via Panisperna , dove tutti avevano un soprannome , Rasetti era chiamato il << Cardinale Vicario >> perché affiancava o all’occorrenza sostituiva Fermi che era il << Papa >> : insieme esaminavano gli allievi di fisica ed erano temutissimi per la loro severità .

L’utilità dei neutroni " lenti " per indurre una reazione nucleare fu una delle più brillanti scoperte scientifiche di quel gruppo . La sua continua applicazione condusse alla scoperta della fissione del nucleo degli atomi .

Egli capì per primo l’enorme potenza nascosta nei nuclei degli atomi ed intuì pure che questa energia poteva essere utilizzata non per fini pacifici ma per la creazione di ordigni militari .

Per questo scelse volontariamente di abbandonare il campo della fisica che non era più fisica di ricerca e di conoscenza ma fisica di guerra e di distruzione .

Convinto antifascista , Rasetti , pur non essendo ebreo , rifiutò di rimanere in Italia dopo la promulgazione delle leggi razziali ed espatriò in Canada , dove gli era stata offerta la cattedra di spettrografia nell ’ Università di Laval .Rasetti proclamò pubblicamente la sua avversione a qualsiasi uso militare e distruttivo delle scoperte scientifiche .

Intanto era scoppiata la guerra , e mentre Fermi e alcuni dei suoi compagni di via Panisperna , avevano iniziato a lavorare al << progetto Manhattan >> per la bomba atomica , Rasetti rifiutò di prendervi parte . Egli affermava che << la fisica non si deve vendere al diavolo >> .

Sconvolto dalla bomba di Hiroshima , Rasetti cominciò a nutrire dubbi sulla stessa disciplina che amava al punto che qualche anno dopo la guerra abbandonò la cattedra di spettrografia e si ritirò in Brasile , dedicandosi a quelle che definiva << scienze storiche della vita >> , in particolare alla botanica ed alla paleontologia .

Il suo abbandono non fu certo perdita di poco conto .

Alla comunità scientifica internazionale veniva a mancare l’apporto prezioso di una delle menti più brillanti del secolo .

Alla fama ed al Nobel ( che avrebbe sicuramente conquistato con le sue straordinarie intuizioni scientifiche ) preferì il silenzio e il malcelato rancore dei colleghi che non sopportavano la sua assoluta integrità morale . Ed il silenziò pervase il resto della sua vita scientifica : la comunità scientifica ignorò i suoi prestigiosi contributi e non lo premiò con nessuna onorificenza . Sicuramente era il testimone scomodo di un mondo che aveva dovuto subire l’oltraggio dell’olocausto di Hiroshima .

Per molti suoi colleghi Rasetti era sicuramente un grande scienziato ma non era in sintonia col potere dell’epoca che privilegiava una ricerca al servizio dell’industria , della guerra , del potere politico dominante . Stava tramontando l’idea ottocentesca di scienza che non doveva avere nessun compromesso né con la guerra né con l’industria né col potere . Essa aveva un solo obbligo : la conoscenza della natura , così come il buon Dio l’aveva creata .

La sua fu una scelta morale in quanto convinto che la ricerca scientifica dovesse ispirarsi alla conoscenza della realtà che ci circonda ed alla realizzazione dell’uomo come persona pensante ed autonoma .

Per questo suo atteggiamento e per il suo convinto pacifismo Rasetti , nonostante la sua imponente statura scientifica , è stato poco celebrato dalle autorità accademiche nazionali . Scompare con lui l’ultimo grande protagonista di una stagione esaltante che aveva visto la scienza italiana conquistare un ruolo di primo piano sulla scena mondiale .

Oggi non sono più con noi Fermi detto il << Papa >> , Rasetti detto il << Cardinale Vicario >> , Ettore Majorana detto lo << Spirito Santo >> , Pontecorvo detto il << cucciolo >> , Emilio Segré detto il << basilisco >> , Enrico Persico detto il << Cardinale di Propaganda Fide >> , Edoardo Amali detto l ‘ << Abate >> .

Ma quanta gloria hanno dato alla scienza con la esse maiuscola ed alla nostra Italia !

E noi italiani , di più limitate risorse intellettuali , siamo fieri di essere concittadini di sì illustri personaggi che tutto il mondo giustamente ci invidia .

 

Pagliara Valentina V B

Pascale Giuseppe V B

 

 

 

 

 

 

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