Nato a Torino il 25 gennaio
1736,
fu il solo di undici fratelli che sopravvisse. A Torino gli fu
conferito all’età di
19 l’incarico
dell’insegnamento di analisi matematica presso la Scuola superiore
di artiglieria. Il suo primo grande successo fu l’invenzione del
calcolo delle variazioni, nuovo
procedimento analitico che consente, più agevolmente del calcolo
differenziale, di risolvere certi problemi di massimo e di minimo.
Durante la sua permanenza a Torino pubblicò geniali studi sulla
teoria dei numeri, sulla soluzione delle equazioni numeriche, sulla
perturbazione delle comete, sulle irregolarità del movimento dei
satelliti di Giove. La sua opera più importante è la
Mécanique
analytique che si fa apprezzare
per la semplicità dei procedimenti e la chiarezza della forma
espositiva. Intrattenne rapporti proficui con Laplace, Monge,
Delambre, Legendre ed ebbe come alunni Poisson, Ampére, Cauchy.
Napoleone lo tenne in grande considerazione e lo nominò conte
senatore ed alto ufficiale della Legion d’Onore. Morì il 10 aprile
del 1813 e
fu sepolto con sommo onore nel Pantheon di Parigi. I suoi scritti si
possono considerare come veri modelli di letteratura scientifica. Di
Lagrange
possiamo dire che si distingue per la genialità del suo pensiero e
per l’umiltà del suo carattere