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Ipazia  di  Alessandria

 

Ipazia di Alessandria è ricordata nella storia della scienza come la prima donna cultrice delle matematiche che abbia lasciato tracce apprezzabili dei propri studi .

 

Donne e matematica

 

Si tratta di un argomento quanto mai delicato a causa della supposta contrapposizione fra femminilità e razionalità. Il presente vede una maggioranza di donne tra gli insegnanti di matematica ma il passato non è ricco di donne che hanno contribuito allo sviluppo del pensiero matematico. Non sono molte le donne che si sono distinte nel campo della matematica. Fa eccezione Ipazia, vissuta ad Alessandria d’Egitto fra la fine del IV secolo e l’inizio del quinto secolo . Ipazia, grande studiosa di matematica ed abile insegnante, introdusse molti alle scienze matematiche come ci tramanda lo storico Filostorgio. Numerose altre testimonianze ci attestano di sue pregevoli ed originali opere scomparse. Pare comunque che una delle discipline in cui Ipazia seppe distinguersi di più fosse l'astronomia. Ipazia fu anche filosofa molto apprezzata e Damascio ci spiega come seppe passare dalla semplice erudizione alla sapienza filosofica. Ipazia d’Alessandria è ricordata nella storia della scienza come la prima donna cultrice delle matematiche che abbia lasciato tracce apprezzabili dei propri studi. Nacque intorno al  e finì tragicamente in un giorno del marzo , durante una delle sanguinose e frequenti lotte tra il paganesimo agonizzante ed il cristianesimo trionfante.

Ipazia era famosa per le sue grandi doti oratorie e per essere la più brava risolutrice di problemi di cultura scientifica. Era ossessionata dalla matematica e dalle procedure logico-dimostrative e quando le fi chiesto perché non avesse mai preso marito, rispose che era la sposa della verità.

Caratteristica di Ipazia fu dunque la generosità con cui tramandava il suo sapere a quanti stavano attorno a lei. Ella non riservava la conoscenza per sé e per pochi eletti, ma con estrema liberalità la dispensava agli altri. Ipazia era molto amata per questo dal popolo e ciò le conferiva una grande autorità. Tragica la sua morte. Durante una manifestazione di fanatici cristiani, Ipazia fu assalita mentre si recava a casa sua, trascinata in chiesa e massacrata. I resti del corpo martoriato furono trascinati per tutta la città e poi bruciati. Si spegneva una luminosa figura di donna appassionata di matematica in grado di dare ulteriore sviluppo ad alcune questioni che stava studiando ed approfondendo.

Nel film Agora, è l’attrice Rachel Weisz che interpreta il ruolo di Ipazia, l’unica donna che alla fine del IV secolo d.C. osò conquistare una posizione culturale  pari a quella degli uomini.

Ipazia d’Alessandria

 

Con la morte di Ipazia, si poté considerare distrutta una delle più esemplari comunità scientifiche di ogni epoca.

Subito dopo la morte di Ipazia, la matematica entrò in un periodo di stagnazione e fu soltanto dopo il Rinascimento che un’altra donna divenne famosa come matematica. Si tratta di Maria Gaetana Agnesi nata a Milano nel  e, come Ipazia, figlia di un matematico.

Gaetana Agnesi è ricordata anche per una famosa curva detta “versiera di Gaetana Agnesi“ che, per una fallace interpretazione, passò alla storia anche col nome di “Strega di Gaetana Agnesi“.

E’ stata riconosciuta molto presto come una bambina prodigio: all'età di cinque anni parlava francese e all'età di nove anni aveva dominato il latino, il greco, l'ebreo e molte lingue moderne. Adolescente Maria ha dominato la matematica. Ancora giovane la Agnesi ha manifestato una spiccata attitudine per lo studio della matematica dove brillava per originalità e competenza. A venti anni ha cominciato un lavoro molto importante per lei le Istituzioni Analitiche, che trattava del calcolo differenziale e del calcolo integrale. Si dice che abbia cominciato a scrivere questo libro come un manuale per i suoi fratelli.

Quando la sua opera fu pubblicata nel 1748 destò grande sensazione nel mondo accademico perché si trattava del primo ed unico lavoro completo di analisi matematica. Il merito personale della Agnesi fu quello di avere saputo integrare, con mirabile armonia, i singoli lavori dei matematici che l’avevano preceduta. Il suo trattato divenne un modello di chiarezza e fu largamente tradotto ed utilizzato come manuale. Nella sua opera tratta della teoria dei limiti, delle derivate, degli estremi delle funzioni, del calcolo integrale e delle equazioni differenziali

Gaetana Agnesi si segnalò per la sua precoce e grande competenza in matematica. A venti anni scrisse la sua opera matematica più famosa: “Le Istituzioni analitiche ad uso della gioventù italiana”. Si tratta del compendio di tutta la matematica del suo tempo, pregevole per la sua originalità ed il suo enorme valore didattico.

 

 

La discriminazione istituzionale contro le donne continuò anche in pieno ventesimo secolo quando a Emmy Noether, definita da Einstein il più importante genio creativo della matematica prodotto fino ad oggi da quando l’istruzione superiore è stata aperta alle donne, fu negata la libera docenza all’Università di Cottinga.

Fra tutte le nazioni europee la Francia dimostrò l’attitudine più maschilista verso le donne istruite nella matematica, dichiarando che la matematica era inadatta alle donne e oltrepassava le loro capacità mentali. Solo una donna, Sophie Germain, riuscì a sfuggire alle costrizioni della società francese e ad affermarsi come una grande teorica dei numeri. Sophie Germain rivoluzionò lo studio dell’ultimo teorema di Fermat ed il suo contributo fu superiore a quello di tutti gli uomini che l’avevano preceduto. Per potere avere rapporti epistolari con i più grandi matematici dell’epoca dovette assumere l’identità di un uomo; il signor Antoine August Le Blanc. Sotto questa falsa identità poté dialogare con Lagrange e Gauss. Sophie Germain fu sicuramente in campo scientifico la donna intellettualmente più dotata che la Francia abbia mai prodotto.

Concludo questo asterisco di matematica ricordando la prima donna che ebbe un certo successo nello studio della matematica. Si tratta di Teano moglie di Pitagora sul quale ebbe una notevole influenza. La prima donna della quale è nota la dedizione alla matematica fu Teano, vissuta nel sesto secolo a.C., che fu allieva di Pitagora per diventare poi un discepolo tra i più eminenti ed infine sua moglie. Pitagora è noto come il filosofo femminista, perché favorì le donne studiose e Teano fu soltanto una delle ventotto sorelle del Sodalizio pitagorico.

Descrizione: C:\Documenti\PITAGORA=SCUOLA.tif

Riunione di  Pitagora con alcuni acusmatici. Si noti la presenza anche di donne. Per questo motivo Pitagora fu chiamato il <<filosofo femminista>>. Sembra che la prima donna matematica sia stata Teano, allieva e moglie di Pitagora. Teano fu sicuramente una delle 28 donne della scuola di Pitagorica.

Disegno eseguito dall’alunna Tornatore Lidia della III B

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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