EVARISTO GALOIS Fermi ed i ragazzi di via Pamisperna |
Fermi ed i ragazzi di via Panispernadi Salvatore Amico
Come sappiamo , nell’atomo di un qualsiasi elemento vi è un
nucleo carico positivamente, circondato da una nube di elettroni carichi
negativamente . Gli elettroni possono essere staccati facilmente dall’atomo
al quale appartengono . E’ estremamente difficile ottenere modificazioni nel
nucleo dove si trovano neutroni e protoni . Per cambiare la
natura del nucleo bisogna bombardarlo con particelle ad alta velocità come
protoni o raggi
Per questo motivo i fisici nucleari , primo fra tutti Fermi ,
Nel 1934 i coniugi Joliot-Curie annunciarono la scoperta della
radioattività naturale . L’alluminio ed altri elementi leggeri si
trasformavano in sostanze radioattive se bombardate con particelle
Sugli elementi aventi numero atomico elevato il bombardamento con le
particelle
Dopo che i coniugi Curie erano riusciti ad ottenere isotopi artificiali
bombardando con particelle .Il sistematico bombardamento degli elementi iniziò con l’idrogeno e proseguì con l’ossigeno , il litio , il berillio , il boro , il carbonio , l’azoto . Il contatore restò sempre << muto >> ; al nucleo colpito dai neutroni non era successo niente . Fermi ed i suoi “ ragazzi di via Panisperna “ ( Amaldi , Rasetti , Segré , Ettore Majorana ) non si persero d’animo ; anzi il gruppo venne integrato dall’esperto chimico avellinese Oscar D’Agostino ( che aveva già lavorato a Parigi coi coniugi Curie ) al quale fu affidato il compito di identificare gli eventuali elementi che si producevano . I primi risultati positivi si ottennero con il bombardamento dell’alluminio e proseguirono con tutti gli altri elementi che lo seguivano nella tavola periodica di Mendeleev . Gli esperimenti si intensificarono e venne accertato che i neutroni rallentati accrescevano la loro azione sui nuclei . Le esperienze decisive si svolsero usando come “ rallentatore dei neutroni “ blocchi di paraffina oppure l’acqua contenuta nella fontana dei pesci rossi del giardino dell’Istituto di Fisica nella quale venivano immersi sorgente e bersaglio . La serie dei bombardamenti proseguì fino al novantaduesimo elemento , l’uranio . Prima di allora il nucleo colpito si era tramutato in un nucleo il cui numero atomico era prossimo a quello del nucleo iniziale . Con l’uranio le cose cambiarono radicalmente .
Fermi ed i suoi collaboratori erano convinti che bombardando con i
neutroni lenti i nuclei pesanti avrebbero ottenuto gli elementi
<<transuranici>> i quali , essendo instabili , non si trovavano in natura .
Il ragionamento di Fermi era il seguente . << Un nucleo pesante che assorbe
un neutrone ed emette un elettrone si trasforma nell’elemento successivo del
sistema periodico . Quindi bombardando l’uranio naturale
Noi oggi sappiamo che il risultato del
bombardamento neutronico dell’uranio Questa interpretazione del fenomeno non era condivisa da tutti gli scienziati dell’epoca . Se gli esperimenti condotti da Fermi possono ritenersi un successo , non possiamo dire altrettanto della loro iniziale interpretazione ; infatti Fermi ed i suoi collaboratori erano convinti di avere prodotto elementi transuranici mentre , in realtà , si erano imbattuti nel fenomeno della fissione nucleare , ignoto ai fisici dell’epoca . Per le ricerche sui neutroni nel 1938 Fermi ebbe il premio Nobel per la fisica . Gli esperimenti realizzati dal gruppo di Fermi furono successivamente ripresi e meglio analizzati dai chimici tedeschi Otto Hahn e Fritz Strassmann e dalla fisica austriaca Lise Meitner , ebrea . Otto Hahn e Fritz Strassmann preseguirono le ricerche senza Lise Meitner costretta , in quanto ebrea , a lasciare la Germania e verso la fine del 1938 riuscirono ad accertare con metodi chimici che tra i prodotti della reazione erano presenti un isotopo del Bario
( Qualitativamente il processo di fissione nucleare può essere spiegato nella seguente maniera . Immaginiamo il nucleo di un atomo di uranio
Contemporaneamente si liberano 2 o 3 neutroni la cui presenza non potrebbe essere giustificata all’interno dei due nuclei leggeri generati dalla scissione .
Nella reazione
Schema della reazione nucleare dell’
uranio Uno degli aspetti caratteristici della fissione nucleare è il valore enorme dell’energia che viene liberata .
Da dove proviene tutta questa energia ? Ovviamente non dal neutrone che
dà inizio al processo di fissione , perché questo viaggia molto lentamente e
quindi non possiede troppa energia . La risposta sta nel nucleo stesso dove
risiede una enorme quantità di energia che vi rimane localizzata
fino a quando l’arrivo dei neutroni non la libera . Se sommiamo le
masse di tutti i frammenti prodotti nel processo di fissione e le
confrontiamo con le masse del neutrone incidente e dell’atomo di uranio ,
troviamo che non coincidono : manca un po’ di massa che si è trasformata in
energia . Tutto questo è in sintonia con quanto ipotizzato da Albert
Einstein nella sua teoria della relatività ristretta : << la massa
m si può trasformare in energia secondo la relazione Se nel processo di fissione c’è perdita di massa, questa va ritrovata sotto forma di energia . La radioattività indotta , ottenuta bombardando i nuclei di uranio mediante neutroni era ipoteticamente ed erroneamente attribuita da Fermi alla creazione di due nuovi elementi transuranici inizialmente chiamati esperio ed ausonio e poi successivamente ribattezzati negli USA rispettivamente coi nomi di nettunio e plutonio . Quindi Fermi non riconobbe il fenomeno della fissione nucleare ma intuì vagamente che qualcosa di strano era successo .
Nel 1939 Fermi ritornò sul fenomeno , lo studiò in tutti i suoi
dettagli e ne diede la giusta interpretazione . Dopo il
Nel 1934 Fermi scoprì che , bombardando con neutroni <<lenti>> i nuclei di alcuni elementi , si producono fenomeni di radioattività artificiale . Per questa scoperta , nel 1938 , gli venne assegnato il premio Nobel per la fisica .
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